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Dignity design collection

 

Thai artisans + Italian designers = products 4 a sustainable future 

Dignità e Design sono i concetti che ispirano questa collezione di manufatti Thailandesi. 

La Dignità di donne che vivono in condizioni difficili ma riescono ad esprimere abilità e tradizioni grazie a tecniche di produzione uniche e raffinate. Il Design inteso come processo creativo e partecipativo attraverso il quale valorizzare la qualità del lavoro e la cultura delle artigiane Thai. 

Una partnership tra Oriente e Occidente rappresentata dalle due metà del melograno, il frutto che contraddistingue la collezione, simbolo di femminilità, dal guscio resistente, che offre semi brillanti e succosi. 

Questa iniziativa nasce da un progetto della Fondazione Internazionale Buon Pastore Onlus, sponsorizzato da OAK Foundation e Misean Cara, per assicurare un futuro sostenibile a oltre seicento famiglie delle più povere comunità rurali e urbane della Thailandia. 

Per realizzare questo obiettivo, un team di designer italiane ha messo a disposizione tempo e creatività realizzando progetti originali e seguendone con passione lo sviluppo nei centri di produzione. 

Ciascuno di questi manufatti contribuisce concretamente a far uscire da una condizione di povertà e emarginazione le donne che lavorano nei centri delle Good Shepherd Sisters a Bangkok (Fatima Center), Nong Khai (Regina Center, Isan Weaving, Isan Pottery & Jewellery, Hands of Hope) e Chiang Rai (Chiang Rai Handicrafts). 

Il prezzo a cui vengono proposti gli articoli riflette la natura non profit dei partner coinvolti. I proventi sono impiegati interamente per offrire un giusto salario alle artigiane, per comprare le materie prime e per coprire le spese vive. 

La collezione è stata disegnata da Patrizia Scarzella, Valentina Downey, Luisa Bocchietto, Paola Carallo, Anna Deplano, Julia Dozsa, Mikky Eger, Daniela Maurer, Ines Paolucci. 

Charlotte Quitzau, fotografa Danese ha realizzato gratuitamente le foto per il catalogo mentre il progetto grafico è di Ines Paolucci. Il logo del melograno di Federica Lasi ha vinto il concorso AIAP rivolto a grafiche under 35 per creare un visual concept della collezione. 

© International Good Shepherd Foundation Onlus
 www.fondazionebuonpastore.org 

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Dignity design Fuorisalone 2012

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Design per il sociale Fuorisalone 2013

Curators: Patrizia Scarzella, Valentina Downey, Maria Cristina Tommasini 

Un resoconto di una selezione di progetti italiani realizzati sia in Italia che nel resto del mondo, dove il design è uno strumento utilizzato per creare le basi di un'economia sostenibile per le comunità attraverso l'implementazione della formazione, la progettazione dei processi e lo sviluppo del prodotto.
Undici esempi di come i designer possono svolgere la loro funzione sociale in modo positivo quando mettono a disposizione le loro capacità progettuali e organizzative per coloro che in questo mondo non sono in grado di sfruttare le proprie abilità professionali tradizionali per apparire i mercati moderni di oggi.
Il design è uno strumento potente, capace di agire a livello sociale ed economico: una qualità che dovrebbe anche diventare uno dei criteri con cui si giudica un buon design.
Per questo motivo, come per la categoria Service Design recentemente introdotta nell'ADI Design Index - rivolta a progetti pubblici e privati che affrontano il tema del miglioramento del rapporto tra cittadini e istituzioni: sistemi di condivisione, accoglienza e partecipazione - è stato deciso di creare attraverso questa mostra una nuova categoria di selezione: dall'edizione 2014 in poi, il volume che pubblica ogni anno le scelte di preselezione per il Premio Compasso d'Oro includerà anche una categoria di Social Design.

 

Graphic design is by Michele D'Innella
Particular thanks go to Roberto Marcatti, ADI steering committee
Technical sponsor for the show exhibitors: Kubedesign

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Dignity design Cersaie 2013

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Cambogia, Bottega d’Arte, scuola argentiera

Il Nodo Cooperazione Internazionale Onlus gestisce a Phnom Penh in Cambogia un progetto di Design Sociale, una Scuola – chiamata la Bottega d’Arte - che punta sul Design per qualificare la produzione dei giovani khmer  e metterli in grado di produrre oggetti competitivi sul mercato globale. 

Aperto da tre anni il laboratorio, dedicato alla lavorazione dell'argento, accoglie 25 allievi, fra cui molte ragazze, gruppo particolarmente a rischio nella Cambogia di oggi. 

Cinque allievi hanno ricevuto quest'anno il diploma alla fine di in corso biennale dove hanno imparato da due maestri argentieri locali a lavorare il metallo,  e la loro creatività è stata stimolata da due Designer italiani: lo scorso anno Renzo Bighetti  e quest'anno Rossella Tornquist in un workshop di un mese appena terminato.

Gli allievi - tutti provenienti da situazioni di estremo disagio e povertà - hanno lavorato con Rossella dimostrando una straordinaria manualità e tutta la padronanza del mestiere acquisita, ma soprattutto condividendo con lei l'entusiasmo per un'esperienza che sapevano offrire loro una irripetibile opportunità.

A cura di Luciana Damiani Cannetta e Alberto Cannetta 
www.ilnodoonlus.org 

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